La decrescita è di destra o di sinistra



Anche se i governi di sinistra attuano politiche di destra e, non osando avventurarsi nella «decolonizzazione dell’immaginario», si condannano al social-liberalismo, gli obiettori di crescita, partigiani della costruzione di una
società della decrescita conviviale, serena e sostenibile, sanno distinguere tra un Jospin e uno Chirac, una Royal e un Sarkozy, uno Schröder e una Merkel, un Prodi e un Berlusconi, e anche tra un Blair e una Thatcher... Quando vanno a votare (cosa che noi consigliamo) sanno che, anche se nessun programma di governo prevede la necessaria riduzione dell’impronta ecologica, bisogna schierarsi dalla parte dei valori di redistribuzione, di solidarietà, di uguaglianza e di fratellanza e non dalla parte della libertà di impresa (e dunque di sfruttamento).