la decrescita e il capitalismo



La nostra concezione della società della decrescita non è né un impossibile ritorno all’indietro né un compromesso con il capitalismo. È un «superamento» (se possibile senza eccessivi traumi) della modernità. «Non è possibile convincere il capitalismo a limitare la crescita esattamente come non è possibile persuadere un essere umano a smettere di respirare», scrive Murray Bookchin. La decrescita va necessariamente contro il capitalismo. E non tanto perché ne denuncia le contraddizioni e i limiti ecologici e sociali, ma in primo luogo perché ne mette in discussione lo «spirito », nel senso che Max Weber dà allo «spirito del capitalismo » come condizione della sua realizzazione.