Pluriversalismo


In sostanza, bisogna pensare a sostituire il sogno universalista, ormai offuscato dalle derive totalitarie e terroristiche e fatto proprio anche dall’imperialismo della crescita, con il necessario riconoscimento della «diversalità » (secondo il neologismo coniato dallo scrittore creolo Raphaël Confiant), o con un «pluriversalismo» necessariamente relativo, ovverosia con una vera «democrazia delle culture». Per questo il progetto della decrescita non è un modello chiavi in mano ma una fonte di diversità.